4.01 La proposizione è un’immagine della realtà.
La proposizione è un modello della realtà quale noi la pensiamo.
4.011 A prima vista la proposizione – ad esempio, stampata sulla carta – non sembra sia un’immagine della realtà della quale tratta. Ma neppure la notazione musicale, a prima vista, sembra essere una immagine della musica, né la nostra grafia fonetica (l’alfabeto) sembra un’immagine del nostro linguaggio fonetico.
Eppure questi linguaggi segnici si dimostrano immagini, anche nel senso consueto di questo termine, di ciò che rappresentano.
[…]
4.014 Il disco fonografico, il pensiero musicale, la notazione musicale, le onde sonore, stanno tutti tra loro in quella interna relazione di raffigurazione che sussiste tra linguaggio e mondo.
A essi tutti è comune la struttura logica.
(Come nella fiaba, i due adolescenti, i loro due cavalli e i loro gigli. In un certo senso sono tutt’uno.)
4.0141 Nell’esservi una regola generale – mediante la quale il musicista può ricavare dalla partitura la sinfonia; mediante la quale si può derivare dal solco del disco la sinfonia e di nuovo, secondo la prima regola, la partitura – appunto in ciò consiste l’interna somiglianza di queste conformazioni, apparentemente tanto diverse. E quella regola è la legge della proiezione, la legge che proietta la sinfonia nel linguaggio delle note.
Essa è la regola della traduzione del linguaggio delle note nel linguaggio del disco fonografico.
4.015 La possibilità di tutte le similitudini, di tutta la figuratività del nostro mondo di espressione, risiede nella logica della raffigurazione.
4.016 Per comprendere l’essenza della proposizione pensiamo alla grafia geroglifica, che raffigura i fatti che descrive.
E da essa divenne la grafia alfabetica, senza perdere l’essenziale della raffigurazione.
4.02 Lo vediamo dal fatto che comprendiamo il senso del segno proposizionale senza che ci sia stato spiegato quel senso.
4.021 La proposizione è un’immagine della realtà: Infatti io conosco la situazione da essa rappresentata se comprendo la proposizione. E la proposizione la comprendo senza che me ne sia spiegato il senso.
4.022 La proposizione mostra il suo senso.
La proposizione mostra come stanno le cose, se essa è vera. E dice che le cose stanno così.
4.023 La realtà deve essere fissata nella proposizione sul sì o no.
Perciò essa deve essere completamente descritta nella proposizione.
La proposizione è la descrizione di uno stato di cose.
Come la descrizione descrive un oggetto secondo le proprietà esterne dell’oggetto, così la proposizione descrive la realtà secondo le sue proprietà interne.
La proposizione costruisce un mondo con l’aiuto di una armatura logica, e perciò dalla proposizione si può vedere come si comporta tutto ciò che è logico, se la proposizione è vera. Da una proposizione falsa si possono trarre conclusioni.
Fonte: Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 1979