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5.55 Dobbiamo ora rispondere a priori alla questione di tutte le forme possibili delle proposizioni elementari.
La proposizione elementare consta di nomi. Ma poiché non possiamo indicare il numero dei nomi di significato diverso, non possiamo neppure indicare la composizione della proposizione elementare.
5.551 Nostro principio è che ogni problema che si possa decidere con la logica, deve potersi senz’altro decidere.
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5.552 […]
La logica è prima di ogni esperienza – che qualcosa è così.
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5.556 Una gerarchia delle forme delle proposizioni elementari non può esservi. Solo ciò che noi stessi costruiamo possiamo prevedere.
5.5561 La realtà empirica è limitata dalla totalità degli oggetti. Il limite si mostra di nuovo nella totalità delle proposizioni elementari.
Le gerarchie sono e devono essere indipendenti dalla realtà.
5.5562 Se noi sappiamo, per motivi puramente logici, che vi devono essere proposizioni elementari, allora deve sapere ciò ognuno che comprenda le proposizioni nella loro forma non analizzata.
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5.557 L’applicazione della logica decide quali proposizioni elementari vi siano.
Ciò che è nell’applicazione, la logica non può anticipare.
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Fonte: Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 1979