Il modello comunitario concepisce il gruppo dei curanti e il gruppo dei pazienti come situato nel contesto di vita quotidiana, come ambito psicoterapeutico globale, articolato al suo interno attraverso momenti e percorsi differenziati. Nonostante il…
Piccolo gruppo integrato (2)
Questa prospettiva teorica propone dunque un modello integrato che si differenzia rispetto a quello organicistico, bio-psico-sociale, proprio perché non privilegiando ideologicamente un metodo, parte da una definizione dei bisogni espressi dai pazienti, attraverso un ascolto…
Il piccolo gruppo integrato
L’approccio che prevede un intervento con più figure professionali che operano con un metodo integrato nella direzione di una risposta ai bisogni “differenziati” del paziente, il modello del piccolo gruppo integrato, prevede interventi: psicoterapeutici, farmacologici,…
Approccio bifocale (2)
Per garantire un coordinamento tra le due figure, quella di “therapist” e quella di “administrator” (vedi il post di ieri), vengono introdotti momenti di discussione, confronto e supervisione articolati in équipe. Questi due ruoli sono…
Approccio bifocale
Il modello organizzativo che privilegia la relazione terapeutica duale, come ci indica ancora Marta Vigorelli, con alcune modificazioni metodologiche specifiche per le psicosi, in un contesto istituzionale altamente protetto, è definito modello bifocale. Lo incontriamo…
La cura nelle istituzioni
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo inserimento, via via sempre più crescente, di psicoanalisti, psicoterapeuti e educatori, di formazione analitica, con funzioni anche di responsabilità, in Servizi deputati all’accoglimento e alla cura di…
Clinica del quotidiano
La vita in comunità, la condivisione delle responsabilità, la rinuncia ai ruoli e agli atteggiamenti sociali rigidi, il confronto con la realtà, l’identificazione con i valori della comunità, la possibilità per operatori e pazienti di…
Spazio scenico come luogo di rinascita
Favorire la formazione di un’area transazionale, questa, è una delle funzioni principali che un operatore di una Comunità Terapeutica ha. Dall’area transizionale dipende la possibilità di mantenere un contatto con il mondo esterno, significato, modificabilità:…
Il contesto ambientale e la dimensione gruppale nel processo di cura
La comunità offre una residenza che costituisce, per un certo periodo, uno spazio fisico e mentale condiviso. La vita quotidiana è vissuta in una costante mediazione fra mondo interno e mondo esterno: questioni terapeutiche, organizzative…
La comunità come tragitto
Il destino comune di molti psicotici che diventano incontenibili con le usuali modalità di intervento (ricoveri ospedalieri, interventi ambulatoriali, domiciliari, farmacologici, psicoterapici, riabilitativi) è la comunità terapeutica. Molti progetti terapeutici falliscono per la gravità della…