Altre valutazioni della vita psichica collettiva
I due concetti fondamentali alla base delle argomentazioni di Le Bon sono l’inibizione collettiva delle capacità intellettuali e l’accrescersi dell’affettività nella massa che sono stati precedentemente evidenziati e studiati da Sighele. Nonostante la forte spinta regressiva che la caratterizza, la massa è dotata di una notevole creatività: invenzioni linguistiche, canti popolari, folklore ecc.. Ma il tratto più evidente, fondamentale per la composizione di una massa, è l’esaltazione dell’affettività che si produce in ogni singolo individuo. McDougall, ricorda Freud, sottolinea che raramente gli affetti umani si ingigantiscono come accade in una massa, ciò, sostiene questo autore, è causato dal contagio emotivo che si realizza in tali aggregazioni. La massa si presenta al singolo come potenza illimitata e come un pericolo invincibile. McDougall individua cinque presupposti indispensabili all’innalzamento del livello della vita psichica della massa: che ci sia continuità di esistenza; che il singolo membro abbia maturato un’idea chiara circa la funzione, la natura, le attività e le pretese della massa; che questa interagisca con altre formazioni collettive; che abbia tradizioni, usi e istituzioni; ed infine, che sia articolata e abbia una struttura definita.
Suggestioni e libido
L’individuo, all’interno di un gruppo costituito da una moltitudine di persone, subisce una profonda modificazione della propria attività psichica. Tale condizione non è spiegabile unicamente attraverso un’analisi dei fattori razionali che s’impongono a partire dall’osservazione fenomenica. La spiegazione fornita da Le Bon, si limita al fenomeno della suggestione, di certo fondamentale per la vita psichica umana, ma non sufficiente per comprendere il funzionamento psicologico delle masse. Freud arricchisce questa analisi con il concetto di libido. Come è noto, con questo termine egli designa la grandezza quantitativa in grado di descrivere l’energia delle pulsioni riconducibili alle spinte sessuali. L’ipotesi è che la natura delle relazioni amorose sia la stessa che sostanzia la “psiche collettiva”. Quella moltitudine di individui che confluiscono nella massa si tiene unita da una forza: l’Eros. Nella massa il singolo abbandona il proprio peculiare modo di essere, lasciandosi suggestionare dagli altri individui. Ma perché accade ciò? Freud risponde dicendo che ciò avviene perché vi è il bisogno di stare in armonia con gli altri anziché contrapporvisi. “Se nella massa il singolo rinuncia al proprio modo di essere personale e si lascia suggestionare dagli altri, sembra farlo perché vi è in lui un bisogno di concordare con gli altri anziché di contrapporsi a esse e quindi forse fa “per amor loro”[1].
[1] S. Freud, Psicologia delle masse, op. cit., p. 88