Nel 1911 Bleur usa il termine Schizofrenia come sinonimo di psicosi. Nel 1912 Kraepelin deve ridefinire tutto: paranoia, dementia precoex, parafrenia. Il concetto di dementia precox, che esisteva già dal 1899, viene rivisitato, e con questo termine riassume tre grandi definizioni: ebefrenia (1871, introdotto dallo psichiatra Hecker, è la più deficitaria), catatonia (1894, che veniva dalla branca melanconica) e poi abbiamo la dementia paranoide. Nel 1912 Kraepelin rivista il concetto di dementia precoex. Il binomio dementia precox e paranoia costituiscono la schizofrenia paranoica. Nel 1914 in Introduzione al narcisismo, alcune psicosi si caratterizzano per il fatto che l’Io diventa il centro della spinta libidica. Il soggetto perde ogni interesse per il mondo esterno indirizzando a sé stesso la propria corrente libidica oggettuale. Tali sovrainvestimenti dell’Io sfociano possono sfociare nel delirio di grandezza, per esempio. Questo secondo Freud avviene nelle parafrenie (schizofrenia e dementia praecox).
Nel 1915 la schizofrenia, tratta le parole come cose. Nel saggio sull’inconscio Freud parla di “linguaggio d’organo”.
Nel 1909 P. Sérieux e J. Capgras scrive il famoso saggio insuperato, sul delirio di interpretazione. (P. Sérieux, J. Capgras, Les folies raisonnantes. Le délire d’interprétation, Paris, Alcan, 1909). Nel 1921 De Clérambault delinea le caratteristiche dei deliri passionali quali la gelosia, erotomania e delirio di rivendicazione. Il delirio di rivendicazioni, diverso dal delirio di persecuzione o da quello di interpretazione. Le possibilità del passaggio all’atto sono completamente diverse. Nel 1932 Lacan psichiatra parla di delirio di autopunizione.
Nel 1943 Kanner introduce una nuova categoria nosologia, quella dell’autismo. La pedopsichiatria ha iniziato nel 1930 con i primi lavori sulla schizofrenia infantile. Kanner raccoglie la scoperta della schizofrenia di Bleur. Autismo è una parola coniata da Bleur nell’accezione di autoerotismo, mentre Kanner ne fa una categoria. Autismo è il nome di una nuova categoria clinica, non è solo, come per Bleur, uno dei tratti della schizofrenia.
Margaret Mhaler introduce il famoso concetto delle psicosi simbiotiche, psicosi precocissime, riconducibili alla relazione madre-bambino, dove c’è tutto l’apporto della teoria kleiniana del bambino.
Nel 1950-55 Lacan, a proposito delle psicosi, introduce il concetto di “preclusione del nome del padre”. L’ipotesi non più genetica. Lacan isola una causa nella struttura simbolica. Se la psichiatria si occupa del fenomeno, Lacan rimette l’accento sulla causa.
Poi nel 1960 sposta il suo baricentro sul soggetto del godimento. Lacan introduce il secondo asse, quello del godimento.
Paranoia è ciò che identifica nell’uomo il godimento nel grande Altro. Nella nevrosi è isolato nel concetto di fantasma. Ciò che identifica il godimento nell’Altro come tale, ecco cos’è la paranoia.
Nel transfert della psicosi bisogna sempre stare attenti alla dimensione erotomaniaca. L’analista rischia di diventare oggetto di un erotomania mortificante che prende galoppo con il soggetto psicotico. L’analista che incontra lo psicotico deve stare attento che la cosa non giri verso l’erotomania.