Posteriorità e retroazione (19/23)

La costituzione della psiche si può rappresentare come un sistema continuo di iscrizioni che vengono continuamente trascritte e ritrascritte e tradotte.[i]

La rimozione è un fallimento della traduzione, ovvero, il rimosso è un resto della traduzione, la traduzione di quello che Laplance chiama “messaggi enigmatici” dei famigliari che vengono “compromessi dall’inconscio”.  Sul termine, posteriorità (Nachträglichkeit), Lacan si è soffermato per proporre una lettura alternativa a quella di “deferred action”, ovvero, azione differita. In questa ultima accezione il termine indicherebbe un effetto differito, a posteriori appunto, di un trauma avuto in precedenza. Lacan sostiene che nel secondo tempo si realizza la significazione. La posteriorità per Lacan è un processo di retroazione di un significante su un altro significante, dove è il presente ad agire sul passato e questo produce una ri-significazione.


[i] Come emerge dallo scambio epistolare di Freud con W. Fliess (1887-1904), dalla Minuta M alla Minuta K e nella lettera 112 del 6 dicembre 1896 in Freud S., Minute teoriche per Wilhem Fliess, 1892-97, OSF vol. 2.