Percezione ed emozioni: conclusioni

Un’altra questione interessante connessa ai temi, esposti nei posto precedenti, è quella, ancora tutta da investigare, della modalità con cui il cervello legge gli stati somatici in cui si trova, a seguito di una percezione o di una evocazione di una rappresentazione. Ci sarebbero, sostiene Damasio, delle regione cerebrali in ogni frangente che rilevano lo stato dei nostri mutamenti corporei. Sarebbero certe aree a livello parietale, in particolare la regione insulare[1]. Si parla in questi casi di “vie enterocettive”[2] per identificare quelle aree neurali  che in real time processano informazioni provenienti dall’interno del nostro corpo. Dall’insula, i circuiti eterocettivi proiettano verso le regioni prefrontale, mediale e laterale. In sintesi, un possibile schema in grado di rappresentare l’associazione tra percezione esterna/immagine rappresentata con uno stato somatico potrebbe essere:

circuiti sensoriali primari–>  attivazione amigdala–> attivazione dei sistemi neurovegetativo e neuroendocrino–> alterazione dello stato somatico–> rilevazione di quest’alterazione dall’insula e dalle aree sensibili agli ormoni in circolo.


[1] Damasio A. R., Descartes Error. Emotion, Reason, and the Human Brain, Putnam, New York.

[2] Che ovviamente si contrappongono alla cosiddette “vie esterocettive”: sistema visivo, uditivo o olfattivo, che veicolano il mondo esterno