L’etiologia “specifica” dell’isteria (307-312)
Freud si riferisce allo scritto del 1894, Le neuropsicosi da difesa. L’isteria è causata dall’attegiamento seduttivo dell’adulto nei confronti del bambino. Il trauma si colloca sempre antecedentemente all’età della pubertà, mentre la nevrosi si mostra dopo la pubertà. Nel breve saggio del 1894 definiva neuropsicosi da difesa, l’isteria, le ossessioni e certi casi di disordine allucinatorio acuto. Tutte queste malattie hanno in comune il fatto che i loro sintomi si originano dal meccanismo psichico della difesa inconscia, cioè dallo sforzo di rimuovere una rappresentazione intollerabile per l’Io del malato e che pertanto gli procura un doloroso conflitto. I sintomi dell’isteria ricondotti alle esperienze traumatiche di tipo sessuale, diventano intellegibili. Gli eccitamenti presenti nel periodo successivo alla pubertà predispongono o causano l’isteria, riattivando la traccia mnestica di quei traumi infantili che nonostante ciò non diventa cosciente ma piuttosto produce un affetto e ingenera una rimozione della rappresentazione inaccettabile.
Essenza e meccanismo della nevrosi ossessiva (312-318)
Anche nella etiologia della nevrosi ossessiva le esperienze sessuali della prima infanzia hanno un ruolo fondamentale, infatti Freud ha rintracciato un agglomerato di sintomi isterici riconducibili a un episodio di passività sessuale che precede l’azione piacevole anche nei soggetti nevrotici. Le rappresentazioni ossessive sono sempre autoaccuse mascherate, provenienti dal rimosso e connesse sempre ad un’azione sessuale piacevole compiuta nell’infanzia. Le esperienze che hanno in embrione la futura nevrosi si hanno nel periodo dell’amoralità infantile che si chiude con l’avvio (spesso precoce) della maturazione sessuale. Al ricordo di quelle azioni piacevoli si associa ora un’autoaccusa. La malattia si caratterizza proprio dal ritorno di quei ricordi rimossi. La nevrosi ossessiva può assumere due diverse modalità di funzionamento, se l’accesso alla coscienza è imposto dal solo ricordo dell’azione alla base dell’autoaccusa, si avranno quelle rappresentazioni tipicamente ossessive, che catalizzano l’attenzione del nevrotico, affettivamente si avrà solo un indeterminato senso di dispiacere, e solo l’affetto prodotto dall’autoaccusa sarebbe pertinente con il contenuto della rappresentazione; quando l’intromissione nella vita psichica cosciente viene imposto dall’autoaccusa rimossa invece che dal contenuto mnestico rimosso avremo la seconda modalità di funzionamento della nevrosi ossessiva.
Analisi di un caso di paranoia cronica (318-327)
Freud considera la paranoia alla stessa stregua dell’isteria e della nevrosi ossessiva e cioè anche essa è causata dalla rimozione di ricordi intollerabili e quindi anche in questo caso i sintomi si strutturano a partire dal dal materiale rimosso. Per sostenere tale ipotese viene descritto il caso della signora P. madre di un bambino di due anni. La signora P si chiuse in se stessa mostrandosi diffidente, sei mesi dopo la nascita del bambino. Iniziò ad evitare i fratelli e le sorelle del marito e accusando che tutti avevano mutato il loro atteggiamento, mostrandosi maleducati e irrispettosi nei suoi confronti. Tutto iniziò a seguito di una lite tra il marito e il fratello di lui. Le allucinazioni della signora P. sono il ritorno del rimosso connessi a frammenti di contenuti legate alle esperienze infantili, che irrompono nella sua attuale condizione psichica. Le voci che sentiva si originavano dalla rimozione di pensieri autoaccusativi riferiti a situazioni simili a quelle dei traumi infantili. Sono sintomi connessi al ritorno del rimosso, ma allo stesso tempo sono il risultato di un compromesso tra resistenza dell’Io e la spinta del materiale di ritorno talmente distorto da non essere più riconoscibile.L’etiologia “specifica” dell’isteriaFreud si riferisce allo scritto del 1894, Le neuropsicosi da difesa. L’isteria è causata dall’attegiamento seduttivo dell’adulto nei confronti del bambino. Il trauma si colloca sempre antecedentemente all’età della pubertà, mentre la nevrosi si mostra dopo la pubertà. Nel breve saggio del 1894 definiva neuropsicosi da difesa, l’isteria, le ossessioni e certi casi di disordine allucinatorio acuto. Tutte queste malattie hanno in comune il fatto che i loro sintomi si originano dal meccanismo psichico della difesa inconscia, cioè dallo sforzo di rimuovere una rappresentazione intollerabile per l’Io del malato e che pertanto gli procura un doloroso conflitto. I sintomi dell’isteria ricondotti alle esperienze traumatiche di tipo sessuale, diventano intellegibili. Gli eccitamenti presenti nel periodo successivo alla pubertà predispongono o causano l’isteria, riattivando la traccia mnestica di quei traumi infantili che nonostante ciò non diventa cosciente ma piuttosto produce un affetto e ingenera una rimozione della rappresentazione inaccettabile.
(Cfr. S. Freud, Nuove osservazioni sulle neuropsicosi da difesa, in Progetto di una psicologia e altri scritti 1892-1899, Torino, Bollati Boringhieri, 2002, vol. 2: 307-327 )