Secondo il principio di costanza, la psiche tende a mantenere costante l’eccitazione psichica con scariche di energia o cercando di evitare ciò che rischierebbe di far aumentare la tensione.
L’apparato psichico tende a mantenere costante la quantità di eccitazione, attraverso meccanismi utili a limitare la stimolazione proveniente dall’esterno o attraverso delle scariche, quando aumenta la tensione interna.
Il dispiacere può essere rappresentato come un aumento della percezione di tensione e il piacere, come diminuzione di questa.[i]
La tendenza è quella di «ridurre, […] mantenere costante, […] eliminare la tensione interna provocata dagli stimoli»[ii].
Breuer distingue due tipi di energia nel sistema nervoso, quella a riposo (eccitamento tonico intracerebrale) e quella in movimento, circolante. Il primo è regolato dal principio di costanza: che descrive la tendenza dell’organismo a mantenere costante il livello di eccitamento.[iii]
Freud avalla l’ipotesi di un apparato psichico primitivo che ha come obiettivo principale quello di evitare che si accumuli «troppo» eccitamento e allo stesso tempo di mantenere il più basso livello possibile di stimoli.[iv]Nel processo primario abbiamo una circolazione di energia libera, senza ostacoli e ciò facilità lo spostamento, proprio grazie al libero deflusso delle quantità d’eccitamento, regolato dal “principio di piacere” alla base del funzionamento dell’inconscio. Nel processo primario una rappresentazione può sostituirsi in toto ad un’altra, prenderne tutte le proprietà: «…l’isterico che piange per A non sa di far questo per l’associazione A-B, e B stessa non ha alcuna importanza nella sua vita psichica. In questo caso il simbolo ha sostituito completamente la cosa»[v].
Il significato di una rappresentazione si sposta in toto da una
rappresentazione all’altra. Il sistema preconscio-conscio investe su altro,
mettendo un ostacolo a questa libera circolazione di energia.
La libera circolazione di energia è regolata dal
principio di piacere mentre la tendenza ad abbassare fino a zero l’eccitazione,
la tendenza a mantenere costante la quantità d’eccitamento è legato al
principio di realtà.
[i] «… l’apparato psichico (si sforza) di mantenere più bassa possibile, o quanto meno costante, la quantità di eccitamento presente nell’apparato stesso». Freud S., Al di là del principio di piacere, OSF, vol. 9, p. 195.
[ii] Freud S., op. cit, p. 241.
[iii] Freud S., Studi sull’isteria, OSF, vol. 1, p. 344.
[iv] Freud S., Psicologia dei processi onirici, OSF, vol. 3, p. 545.
[v] Freud S., Progetto di una psicologia, OSF, vol. 2, p. 249.