5.
Lacan insiste sull’azione separatoria della barra nell’algoritmo S/s per sostenere con forza la tesi dell’”arbitrarietà del segno” alla base, per Saussure, del legame significato/significante e tipica di ogni lingua. L’idea di arbitrarietà del segno in Saussure avvalora la tesi della non naturalità del segno e della sua subordinazione radicale al sistema della lingua. Laddove l’idea di simbolo evidenzia il legame naturale tra significato e significante, l’arbitrarietà del segno slega definitivamente e senza ombra di dubbio, la dimensione del significante da quella della cosa naturale. La differenzialità nel sistema lingua diventa pura differenza significante tra i suoni di un termine con quelli di un altro. Sarà la storia di una lingua a stabilire la sua natura arbitraria e sociale. “Sorella”, per esempio, è un significante che in italiano rimanda ad un significato ben preciso, seppur il legame significante/significato è fissato convenzionalmente nel sistema lingua. Il nesso tra segno linguistico e concetto è arbitrario ed lascia fuori l’ipotesi di una connessione naturale “parola” e “cosa”. Per esempio, in inglese, lo stesso concetto viene espresso mediante un altro significante, “sister”. Lacan estremizza dunque la tesi saussuriana: la barra fa sì che il significante non rappresenti mai un significato. Detto altrimenti, nella linguaggio, non c’è corrispondenza referenzialistica parola e cosa. Il significato non è un oggetto che il significante rappresenterebbe più o meno adeguatamente, ma è il prodotto immaginario della catena significante.