Il paranoico nel periodo di Krepelin aveva questo tipo di pensieri: “non sarà che tutta questa mafia contro di me, tutta questa persecuzione sia dovuta al fatto che io sono un tipo eccezionale? – oppure – “Non sarà perché sono l’illegittimo re di Francia, che mi odiano? Per questa eccezionalità? Per Krepelin la megalomania si installa in deduzione alla persecuzione per poi prendere corpo autonomamente. È questo l’asse di svolta. L’eccezionalità della posizione. È un dato di struttura, ha a che fare un buco simbolico e la ricostruzione intorno a questo.
Freud (p. 375 del suo testo su Schreber ) evidenzia che nei trattati di psichiatria si legge che il delirio di grandezza deriva dal delirio di persecuzione.
Lo sviluppo della megalomania è rapportato ad un processo di razionalizzazione. Ma Freud dice di seguire la logica non la razionalizzazione. Allora la questione è come sia possibile che una razionalizzazione (che dalla delirio di persecuzioni porta a quello megalomanico) possa offrire dei rimaneggiamenti di tale portata? È questa una concezione della “follia ragionante”. Ma l’eros dove va a finire, risulta difficile accettare che la razionalizzazione prenda su di se tutto il carico della libido. Non è una razionalizzazione fondata su di una validità universale. “Il mondo invece di crollare si tiene in piedi grazie a me”, ecco il delirio megalomanico”.
La psichiatria classica ci insegna che dal lato della megalomania c’è più stabilizzazione perché la libido viene in qualche modo riconfigurata. È il soggetto stesso che si ricostruisce nell’azione dell’ideale.
A proposito del post di ieri, ovvero in riferimento alla megalomania come forma di stabilizzazione, Schreber, possiamo dire, ci arriverà non per deduzione razionalizzante, ma attraverso un libro (sarà Jung che informerà Freud dell’esistenza di questo libro).
Il lavoro di Freud è quello di intercettare la logica. Egli è consapevole della tradizione in cui era immerso. La forma megalomanica è di per se stesso lì a fare le vedi di una paranoia. Non c’è mai solo un delirio di persecuzione. Nel paranoico non basta il delirio di persecuzione, per chiudere la diagnosi, ma c’è anche quello di gelosia. La forma megalomanica può costituire da sola una paranoia perché è l’espressione del narcisismo originario, è il narcisismo autoerotico. Il delirio di persecuzione da solo non è un tratto distintivo della paranoia, infatti lo abbiamo anche nella schizofrenia.