(1913, 7: 235-44)
Freud presenta questo testo al Congresso di psicoanalisi di Monaco tenutosi il 7 settembre 1913. Le motivazioni alla base della nevrosi sono predisponenti alla malattia ma indipendenti dalle esperienze che generalmente producono effetti patologici. Le nostre disposizioni sono inibizioni conseguenti al nostro processo evolutivo. La sequenza attraverso la quale ci rappresentiamo le forme principali di psiconevrosi, isteria, nevrosi ossessiva, paranoia, dementia praecox, corrisponde, seppur in modo non del tutto esatto, all’ordine cronologico in cui queste patologie irrompono nella vita. Tratti isterici si possono osservare già nell’infanzia. La nevrosi ossessiva si manifesta di solito nei primi sintomi nella fanciullezza, da 6-8 anni in poi. La paranoia e la dementia praecox, si manifestano solo dopo la pubertà e nell’età matura. L’organizzazione sessuale che include gli elementi predisposizionali alla nevrosi ossessiva, una volta fissatasi, non sarà mai più completamente superata. Gli impulsi di odio e l’erotismo anale hanno un ruolo importantissimo nella sintomatologia della nevrosi ossessiva. La psicoanalisi dovrà far luce sulle pulsioni sessuali parziali, sulla funzione delle zone erogene, e sul concetto di “funzione sessuale”, in contrapposizione alla più limitata “funzione genitale”. La contrapposizione maschile/femminile non si riscontra nella fase della scelta oggettuale pregenitale. L’evoluzione delle componenti disposizionali per la nevrosi, si completa solo se si prende in considerazione sia la fase dello sviluppo dell’Io che la fase dell’evoluzione libidica. Per l’isteria resta fondamentale l’intima relazione con l’ultima fase dello sviluppo libidico, caratterizzata dal primato dei genitali e dalla manifestazione della funzione riproduttiva.
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Cfr. S. Freud, Totem e tabù e altri scritti 1912-1914, Opere di S. Freud, Vol. 7 Torino, Bollati Boringhieri, 2000