La registrazione delle tracce a seguito degli stimoli esterni produce una traccia psichica, una trascrizione interna di qualcosa di esterno.
La corrispondenza tra la traccia, ovvero il significante e la realtà esterna, ovvero il significato è conscia. Si fonda cioè su meccanismi e processi di natura cognitiva che ci consentono di avere quei punti di riferimento grazie ai quali possiamo orientarci nella realtà condivisa.
Successivamente queste tracce vengono ritrascritte e la registrazione
originale, quella corrispondente il più possibile con lo stimolo percepito
dalla realtà esterna, può da conscia trasformarsi in una rappresentazione
inconscia.
Abbiamo dunque, una prima fase in cui avviene la
registrazione delle percezioni nei circuiti neurali, in cui si apprende e si
costituiscono i ricordi consci. Successivamente abbiamo una nuova trascrizione
scollegata con la realtà esterna, che diventa una parte della realtà psichica
separata dalla realtà esterna che diventa, come dice Freud, inaccessibile,
resta cioè per sempre inconoscibile[i],
in questa fase abbiamo la formazione di una realtà interna inconscia, sulla
quale poi si costituiranno le fantasmatiche soggettive.
[i] «Il reale rimarrà per sempre “inconoscibile”» Freud S., Compendio di Psicoanalisi, OSF, vol. 11, p. 623. Per esempio, le associazioni che Freud fa a proposito di Signorelli gli consentono di scacciare via il ricordo del suicidio del suo paziente ma allo stesso tempo mantengono un legame con esso attraverso la concatenazione dei significanti, che seppur perdendo il loro usuale collegamento con i significati, ci consentono di accedere all’esperienza vissuta, passando attraverso la realtà psichica ovvero per il processo che ha portato alla strutturazione e poi alla destrutturazione di una realtà inconscia.