Il Seminario sul Nome-del-padre (Il Seminario inesistente), ebbe inizio nel 1963. Lacan si dimise da Sant’Anna interrompendo di fatto le sue lezioni. Fu “scomunicato” dall’IPA, radiato dal novero degli analisti didatti. A questo atto di censura, che Lacan considerava un vero e proprio passaggio all’atto dei colleghi, fece seguire un’autocensura, sospendendo il suo Seminario. Lacan sostenne che la scelta di scomunicarlo proprio quando stava per iniziare un seminario sul padre non fosse casuale. Decise che non avrebbe più ripreso questo tema perché. Non era ancora possibile togliere quel “sigillo per la psicoanalisi”.
Nel gennaio del 1964 Lacan avvio il suo Seminario, rivolgendosi ad un pubblico di soli specialisti con un nuovo argomento. Il titolo del nuovo Seminario è “I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi”.
Alcuni lettori di Lacan hanno riconosciuto il suo progetto di associare la funzione del Nome-del-padre con il Dio-Padre che, sarebbe in effetti il padre dell’Edipo. Jacques-Alain Miller suggerisce che il testo “La svista del soggetto supposto sapere”, potrebbe ritenersi un buon surrogato di questo Seminario (inesistente). In questo testo si articolano due differenti discorsi: la teologia e la diologia. Il primo pone l’accento sull’aspetto contemplativo, ovvero evidenzia la componente teorica che implica inevitabilmente il soggetto supposto sapere: il Dio della teologia si situa nella posizione del soggetto supposto sapere. Ogni teoria ha un soggetto supposto sapere. Una teoria atea è inammissibile. Di fatto non esiste. La diologia, invece, si riferisce non al Dio-soggetto supposto sapere ma al Dio dell’oggetto (a). È evidente la distinzione pascaliana tra il Dio dei filosofi e il Dio di Abramo. Lacan sostiene che il Nome-del-padre e l’Edipo della psicoanalisi si inseriscano nel discorso della diologia piuttosto che in quello della teologia.