La teoria della valutazione cognitiva di Magda Arnold avanza l’ipotesi secondo cui quando ci troviamo per la prima volta in una situazione questa viene valutata spontaneamente come buona o cattiva, utile o dannosa. Queste prime valutazioni sono mediate dal sistema limbico e danno luogo a delle “tendenze ad agire”. Le emozioni sorgono sia a seguito della valutazione di una situazione che a seguito delle nostre azioni.
Stanley Schachter, nel 1964 formulò una teoria che per un ventennio ha dominato il panorama degli studi sull’emozione. Viene posto l’accento sia sull’importanza della valutazione cognitiva della Arnold sia alle sensazioni fisiologiche di James. Proprio per questo il modello di Schachter è denominato teoria dei due fattori.
L’idea di fondo è questa: proviamo un’emozione quando scegliamo un’etichetta cognitiva per indicare uno stato diffuso di attivazione fisiologica che chiamiamo con il nome di una particolare sensazione. Quindi, le sensazioni fisiologiche non sono emozioni e ciascuna emozione non è accompagnata da modificazioni fisiologiche differenziate. Schachter avanza l’ipotesi secondo cui lo stato di attivazione è soltanto un’attivazione generalizzata del sistema nervoso autonomo, fino al momento in cui non lo associamo cognitivamente a un’interpretazione connessa ad un’emozione. Facciamo un esempio, al giudizio: “Il battito del cuore sta aumentando repentinamente perché tra poco dovrò prendere la parola dinnanzi ad un pubblico numeroso” farà seguito una sensazione di paura. Non si provano emozioni se gli stimoli esterni non sono associati cognitivamente allo stato di attivazione. È possibile che che io noti di avere il battito del cuore accelerato e che il pubblico numeroso sembri nervoso e pronto a giudicare ogni mia parola, ma questi due eventi non correlati tra loro non producono nessuna emozione. Una metafora adatta a spiegare cosa Schachter intende per sensazioni potrebbe essere quella del jukebox. Senza monete la macchina non si metterà mai in moto, nessun disco sarà suonato. Una volta avviato il jukebox però potremo scegliere quale canzone ascoltare. La messa in funzione della macchina con le monete rappresenta un processo simile all’attivazione fisiologica, attivazione questa che determina l’intensità di una esperienza emotiva. L’operazione di selezione del disco è analogo al processo di valutazione cognitiva ed è questo processo a produrre la qualità dell’esperienza emotiva.