La ricerca di Lacan ha sempre avuto come orizzonte la pratica clinica. A ciascun psicoanalista resta il compito di continuare a interrogare la tecnica, la teoria e di fare ricerca. Il testo nasce da questa convinzione e si propone come un “percorso di lettura” volto a evidenziare quegli aspetti della teoria clinica di Lacan essenziali per la costruzione del caso, utili per cogliere la logica degli interventi e la direzione della cura. Nella prima parte l’autore si interroga sul posto che può ricoprire oggi la psicoanalisi nel complesso panorama delle pratiche terapeutiche, proponendo una riflessione su alcuni aspetti epistemologici attinenti al discorso scientifico e sulla posizione che il discorso analitico può avere in questo ambito. Nella seconda propone una riflessione clinica sul sintomo, che quando non si sa leggere apre al transfert, che a sua volta apre a una domanda. Nella terza parte, Giuseppe Salzillo tratta il concetto di fantasma come logica di una vita nelle sue varie declinazioni. Nella quarta propone la lettura lacaniana dell’Edipo, del desiderio e del concetto di identificazione e, per finire, nella quinta e ultima parte espone una riflessione sulla clinica borromea.
A pagina 111 manca una figura che pubblico qui per il lettore:
Se invece di un semplice cerchio tracciamo sul toro un otto interno (che esprime la domanda), otteniamo quanto segue: