Disturbo schizofreneiforme

Le caratteristiche essenziali del Disturbo Schizofreniforme sono identiche a quelle dellaSchizofrenia (Criterio A), eccetto che per due differenze: la durata totale della malattia (incluse le fasi prodromica, attiva, e residua) è almeno di 1 mese, ma meno di 6 mesi (Criterio B), e non è richiesta una menomazione del funzionamento sociale o lavorativo durante una certa parte della malattia (benché possa verificarsi).

La durata richiesta per il Disturbo Schizofreniforme è intermedia fra quella del Disturbo Psicotico Breve (nel quale i sintomi durano per almeno 1 giorno, ma per meno di 1 mese) e quella della Schizofrenia (nella quale i sintomi persistono per almeno 6 mesi). La diagnosi di Disturbo Schizofreniforme viene fatta in due condizioni. Nella prima la diagnosi è applicata ad un episodio di malattia di durata compresa fra uno e sei mesi, dal quale il soggetto è già completamente ristabilito.

In questo caso la diagnosi può essere posta senza particolari specificazioni. Nella seconda situazione, la diagnosi è applicata a un soggetto che, benché ancora affetto da qualche sintomo, ne è stato affetto per un periodo inferiore ai sei mesi richiesti per una diagnosi di Schizofrenia. In questo caso la diagnosi di Disturbo Schizofreniforme dovrebbe essere qualificata come “Provvisoria”, poiché non vi è certezza che il soggetto sarà realmente ristabilito dal disturbo entro il periodo richiesto di sei mesi. La diagnosi dovrebbe essere cambiata in Schizofrenia se il quadro clinico dovesse persistere oltre i sei mesi.

Specificazioni
Le specificazioni seguenti per il Disturbo Schizofreniforme possono essere usate per indicare la presenza o l’assenza di caratteristiche che possono associarsi a una prognosi migliore.

Con Segni Prognostici Favorevoli. Questa specificazione viene usata se almeno due delle caratteristiche seguenti sono presenti: insorgenza di sintomi psicotici rilevanti entro quattro settimane dalla prima modificazione apprezzabile del comportamento o del funzionamento usuale, confusione o perplessità al culmine dell’episodio psicotico, buon funzionamento sociale e lavorativo premorboso, e assenza di ottundimento o appiattimento affettivo.

Senza Segni Prognostici Favorevoli. Questa specificazione è usata se due o più delle caratteristiche sopra riportate non sono state presenti.

Manifestazioni e disturbi associati
Vedi anche la trattazione nel paragrafo Manifestazioni e disturbi associati per la Schizofrenia. Diversamente dalla Schizofrenia, per una diagnosi di Disturbo Schizofreniforme non è richiesta menomazione del funzionamento sociale o lavorativo. Tuttavia, la maggior parte dei soggetti sperimentano una certa disfunzione in varie aree del funzionamento quotidiano (per es., lavoro o scuola, relazioni interpersonali, e cura di sé).

Caratteristiche collegate a cultura, età e genere
Per un’ulteriore trattazione dei fattori culturali, di età e di genere attinenti alla diagnosi di Disturbo Schizofreniforme, vedi il paragrafo Caratteristiche collegate a cultura, età e genere per la Schizofrenia. Certi dati indicano che nei paesi in via di sviluppo, il recupero dai Disturbi Psicotici può essere più rapido, con conseguente aumento della frequenza del Disturbo Schizofreniforme rispetto alla Schizofrenia.

Prevalenza
I dati disponibili suggeriscono variazioni nell’incidenza in diversi ambienti socioculturali. Negli Stati Uniti ed in altri paesi sviluppati l’incidenza è bassa, anche cinque volte meno della Schizofrenia. Nei paesi in via di sviluppo, l’incidenza è sostanzialmente più elevata, soprattutto per il sottotipo ‘‘Con Segni Prognostici Favorevoli”; in alcuni di questi ambienti il Disturbo Schizofreniforme può essere comune come la Schizofrenia.

Decorso
Vi sono scarse informazioni sul decorso del Disturbo Schizofreniforme. Approssimativamente un terzo dei soggetti con una diagnosi iniziale di Disturbo Schizofreniforme (Provvisoria) si ristabiliscono entro il periodo di sei mesi e ricevono come diagnosi definitiva quella di Disturbo Schizofreniforme. Dei rimanenti due terzi, la maggior parteprogredirà alla diagnosi di Schizofrenia o di Disturbo Schizoaffettivo.

Familiarità
Pochi studi familiari si sono focalizzati sul Disturbo Schizofreniforme. I dati disponibili suggeriscono che i parenti dei soggetti con Disturbo Schizofreniforme hanno un rischio aumentato per la Schizofrenia.

Diagnosi differenziale
Dal momento che i criteri diagnostici per Schizofrenia e Disturbo Schizofreniforme differiscono principalmente per i termini di durata della malattia, la trattazione della diagnosi differenziale della Schizofrenia si applica anche al Disturbo Schizofreniforme. Il Disturbo Schizofreniforme differisce dal Disturbo Psicotico Breve, che ha una durata inferiore a un mese.

Relazione con i criteri diagnostici per la ricerca dell’ICD-10
Dal momento che i criteri diagnostici per la ricerca dell’ICD-10 permettono una diagnosi di Schizofrenia se i sintomi sono presenti soltanto per un mese, la maggior parte dei casi di Disturbo Schizofreniforme del DSM-IV sono diagnosticati come Schizofrenia nell’ICD-10.

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FonteSchizofrenia e Disturbi PsicoticiAmerican Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 325-374.