Disturbo autistico

Criteri diagnostici per il Disturbo Autistico:

A. Un totale di 6 (o più) voci da (1), (2), e (3). con almeno 2 da (1) e uno ciascuno da (2) e (3): 1)compromissione qualitativa dell’interazione sociale, manifestata con almeno 2 dei seguenti: a) marcata compromissione nell’uso di svariati comportamenti non verbali, come lo sguardo diretto, I’espressione mimica, le posture corporee, e i gesti che regolano I’interazione sociale, b) incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di sviluppo, c) mancanza di ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare, né richiamare I’attenzione su oggetti di proprio interesse), d) mancanza di reciprocità sociale o emotiva; 2) compromissione qualitativa della comunicazione come manifestato da almeno uno dei seguenti: a) ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio parlato (non accompagnato da un tentativo di compenso attraverso modalità alternative di comunicazione come gesti o mimica), b) in soggetti con linguaggio adeguato, marcata compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri, c) uso di linguaggio stereotipato e ripetitivo o linguaggio eccentrico, d) mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo; 3) modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati, come manifestato da almeno uno dei seguenti: a) dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati anormali o per intensità o per focalizzazione, b) sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici, c) manierismi motori stereotipati e ripetitivi (battere o torcere le mani o il capo, o complessi movimenti di tutto il corpo), d) persistente ed eccessivo interesse per parti di oggetti;

B. Ritardi o funzionamento anomalo in almeno una delle seguenti aree, con esordio prima dei 3 anni di età: (1) interazione sociale, (2) linguaggio usato nella comunicazione sociale, (3) gioco simbolico o di immaginazione.

C. L’anomalia non è meglio attribuibile al Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza.

Manifestazioni associate: Nella maggior parte dei casi, vi è una diagnosi associata di ritardo mentale, di solito di entità moderata (QI 35-50). Possono esservi anomalie nello sviluppo delle capacità cognitive. I soggetti con disturbo autistico possono avere una gamma di sintomi comportamentali come iperattività, scarso mantenimento dell’attenzione, impulsività, aggressività, comportamenti autolesivi, eccessi di collera nei bambini piccoli. Possono esservi risposte bizzarre a stimoli sensoriali o nel sonno dell’umore, dell’affettività. Può esservi mancanza di paura di fronte a pericoli reali. Nel disturbo autistico possono esservi diversi sintomi o segni neurologici aspecifici.

Caratteristiche collegate: a età e genere Nei bambini in età infantile vi può essere incapacità di stare in braccio, indifferenza o avversione all’affetto o al contatto fisico, mancanza di contatto visivo. I bambini piccoli con questo disturbo possono attaccarsi meccanicamente ad una persona.

Decorso:  L’esordio si situa prima dei tre anni. I genitori riferiranno di essere stati preoccupati per il bambino sin dalla nascita o subito dopo, per la mancanza di interesse nell’interazione sociale. Nei bambini in età scolare o nell’adolescenza, sono comuni recuperi di sviluppo in alcune aree e in circa un terzo dei casi è possibile un certo grado di indipendenza parziale.

Diagnosi differenziale: Si distingue dal disturbo di Rett in quanto quest’ultimo presenta delle anomalie soprattutto corporee ed è presente nelle femmine, contrariamente al disturbo autistico che è più frequente tra le femmine.
Si presenta molto più precocemente e si distingue da questo rispetto al disturbo disintegrativo della fanciullezza.

——————————

Fonte: Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell’Infanzia, nella Fanciullezza o nell’Adolescenza. Disturbi pervasivi dello sviluppo. American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 53-152.