Delirio di influenzamento o di controllo
In questo caso il soggetto si sente vittima di azioni esterne che alterano e modificano la sua mente o il suo corpo, ovviamente contro la sua volontà. Anche quest’ultima è modificata dal influenzamento esterno. I tratti caratteristici di questa forma di delirio sono: inserimento del pensiero, furto del pensiero, trasmissione del pensiero, controllo del pensiero. In particolare l’inserimento del pensiero è caratterizzato da contenuti di pensiero che sarebbero inseriti nella mente del soggetto per l’azione di altri individui o forze. Nel furto del pensiero il pensiero risulta rubato dalla mente del paziente per scopi ostili. La trasmissione del pensiero è caratterizzata dal fatto che i ricordi, i pensieri e i sentimenti non risultano più delimitati nell’intimità della propria mente, ma sarebbero pubblicamente conosciuti perché accessibili anche da parte degli altri, come se venissero inviati nell’aria. Per finire, il controllo del pensiero comporta che i pensieri sono controllati da altre persone o forze. Anche questa forma di delirio è tipica della schizofrenia.
Deliri di colpa, di indegnità, di rovina
Il paziente si sente colpevole e responsabile di sciagure o danni giustificando tali convinzioni sulla base di fatti irrilevanti o perfino inesistenti. Il soggetto si sente non degno di essere considerato una persona o si autoaccusa di aver condotto la famiglia verso la rovina economica. Ovviamente l’entità del vissuto di colpa non è pertinente con nessuno dei fatti riferiti.
Delirio di negazione o nichilistico
Il paziente è convinto della non esistenza di sé o di una parte di sé, arriva a negare il proprio corpo oppure tutto il mondo esterno. Il soggetto crede di non esistere, cioè di essere già morto o comunque che una parte del proprio corpo non esista più (per esempio il cervello) oppure crede che il mondo o le altre persone non esistano. È una forma di delirio auto ed eterocentrico.
Sia i deliri di colpa che quelli di negazione si possono presentare nel corso dei disturbi depressivi, schizofrenia o disturbi organici.