La pulsione si sprigiona a partire dall’associazione esistente tra le fantasie inconsce e lo stato somatico. Quest’ultimo, essendo traducibile in parametri prettamente biologici, appartiene alla dimensione quantitativa.[i]
Appartengono invece alla dimensione qualitativa le rappresentazioni inconsce, le registrazioni e le trascrizioni dell’esperienza, che avvengono successivamente.
La pulsione assume dunque alla funzione di traite de union tra i fenomeni di ordine quantitativo, gli stati somatici per intenderci, con quelli di ordine qualitativo, rappresentazioni inconsce, «in questo modo anche i processi quantitativi (…) raggiungerebbero la coscienza, di nuovo in forma di qualità»[ii]. È il meccanismo attraverso il quale dalla quantità si può passare alla qualità.
L’attivazione somatica interna associata con le rappresentazioni è un possibile stimolo per la dimensione psichica. Cioè lo stimolo non è solo esterno. Il corpo può prendere il posto del mondo esterno e diventare esso stesso fonte di stimoli.[iii]
Lacan a tal proposito scriverà che il Progetto tenta di articolare una «teoria dell’apparato neuronico rispetto al quale l’organismo rimane esterno, proprio come il mondo esterno»[iv].
Gli stimoli quindi possono provenire sia dall’esterno sia dall’interno, in
questo secondo caso «il corpo stesso farebbe le veci del mondo esterno»[v].
[i] «Poiché noi conosciamo certamente una tendenza della vita psichica ad evitare il dispiacere, siamo tentati di identificarla con la tendenza primaria dell’inerzia. In questo caso, il dispiacere verrebbe a coincidere con un aumento del livello di Qη’ o con un aumento di tensione quantitativa; sarebbe una sensazione ω quando la Qη’ aumenta in ψ. Il piacere sarebbe la sensazione della scarica». Freud S., Progetto di una psicologia, OSF, vol. 2, p. 217.
[ii] Ibidem. Segue, «Con le sensazioni di piacere e di dispiacere sparisce la capacità di percepire le qualità sensoriali che si trovano, per così dire, nella zona di indifferenza tra il piacere e il dispiacere».
[iii] Cfr. Freud S., Compendio di Psicoanalisi, OSF, vol. 11, pp. 588 e seguenti.
[iv] Lacan J., Il seminario. Libro VIII. Il transfert (1960-1961), Enaudi, 2008, Torino, p. 57.
[v] Freud S., Compendio di psicoanalisi, op. cit., p. 589.