Quando il paziente domanda qualcosa è importante sapere che se c’è differenza tra desiderio e domanda. È importante avere sullo sfondo sempre questa differenza. Nell’isteria il desiderio è insoddisfatto, nella nevrosi il desiderio è bloccato, il nevrotico cerca di percorrere tutte le possibilità, una strada e il suo contrario e per questo si trova bloccato. In aggiunta all’aspetto immaginario che blocca, c’è anche il contro-desiderio.
Poi abbiamo il desiderio prevenuto della fobia che con i suoi blocchi tenta di prevenire il desiderio.
Nel Seminario XI Lacan si interroga se la psicoanalisi sia o meno una scienza. Il suo progetto iniziale è quello di costituire la psicoanalisi all’interno della scienza, ovvero nello strutturalismo. Uno scientismo che cerca di costituire un paradigma adeguato al proprio oggetto. Althusser parla di processi senza soggetti. Lacan inscrivendosi in questo progetto strutturalista riscrivendo la psicoanalisi in questa prospettiva, segue un progetto scientifico.
Il Seminario XI è sulla frontiera del passaggio tra la fase strutturalista e di problematizzazione di questo aspetto.
Interrogare l’aspetto epistemologico vuol dire anche capire la clinica. Quando Lacan scioglie l’Ecole freudienne, fonda la Cause freudienne, la causa, la causa di desiderio. Il desiderio è dietro l’oggetto e lo insegue. L’oggetto causa del desiderio. Dobbiamo interrogare questa idea di causalità.
Lacan non ha mai parlato di una causalità psicologica in opposizione ad una causalità organica. Egli non promuove una causalità psicologica. Dire che il conflitto è la causa della nevrosi non è compatibile con l’idea di causalità così come si è formata nella tradizione del pensiero. Lacan non parlava di una causalità psicologica ma di una causalità significante, ossia una causalità materiale, il significante è materiale. Il significante nella sua materialità si costituisce come causa.