Vico accosta il concetto di fantasia a quello di conato. Entrambi, in questa fase del suo pensiero, diventano strettamente interconnessi, in quanto con l’aiuto della fantasia, i poeti cercano di raggiungere il sublime, tendendovi con…
Vico e Malebranche sulla fantasia: parte 3
Nella prima orazione vichiana, c’è sicuramente ancora una concordanza con le tesi malenbranchiane, ma ci sono anche tracce di quella insoddisfazione, per la quale, il Vico si lamenta della filosofia che non ha fino ad…
Vico e Malebranche sulla fantasia: parte 2
Thomas Willis[1] , nel Cerebri anatome, precisamente nel X capitolo, indicò nella massa cerebrale il sito dell’anima razionale, per quanto riguarda gli uomini, e di quella sensitiva per i bruti, abbracciando la tesi secondo la…
Vico e Malebranche sulla fantasia: parte 1
Anche se in realtà Vico non ha mai dato una definizione compiuta e sistematica della sua concezione di fantasia, essa acquista, nella sua opera, un’importanza capitale. Inoltre, è bene precisare che il concetto di fantasia…
Introduzione alla psicoanalisi (1932) (nuova serie di lezioni)
Lezione 34: schiarimenti, applicazioni, orientamenti (1932, 11:242-61) Freud critica la teoria di Adler. Indipendentemente dalla patologia di cui il soggetto è affetto, necrofilia, isteria, angoscia, nevrosi ossessiva pazzia pura, lo psicologo individuale adleriano sosterrà che…
Introduzione alla psicoanalisi (1932) (nuova serie di lezioni)
Lezione 32: angoscia e vita pulsionale (1932, 11: 191-218) L'Io genera angoscia come segnale di un pericolo. I pericoli tipici nella vita sono: a) la perdita della madre; b) la perdita dell'amore; c) l'evirazione; d)…
Inibizione, sintomo e angoscia (1925): parte 8
Aggiunte: Angoscia, dolore e lutto (314-17) Quando il bambino sente la mancanza della madre, questa non è per lui una situazione di pericolo, piuttosto è un momento traumatico se egli avverte, in quell’istante, un bisogno…
Inibizione, sintomo e angoscia (1925): parte 7
11 Aggiunte: modificazioni di vedute già esposte (1925, 10:303-10) Sappiamo che la rimozione non si effettua una volta per tutte, ma, al contrario, comporta una dispersione continua di energia. Se ciò non avvenisse, il moto…
Inibizione, sintomo e angoscia (1925): parte 6
9 (1925, 1o:291-96) Freud analizza le relazioni tra la formazione dei sintomi e lo sviluppo dell’angoscia. Due ipotesi sono particolarmente diffuse. La prima concepisce l'angoscia come sintomo della nevrosi. La seconda avanza l’ipotesi secondo la…
Inibizione, sintomo e angoscia (1925): parte 5
7 (1925, 10:273-79) Nelle zoofobie l'Io agisce in opposizione ad un investimento libidico oggettuale dell'Es poiché, se vi cedesse, ciò per l’Io comporterebbe il pericolo dell'evirazione. La spinta aggressiva è legata fondamentalmente alla pulsione di…