Eros e Morte (5/8)

Dopo l’introduzione del concetto di narcisismo Freud si convinse che le pulsioni non fossero tutte della medesima specie.  Oltre alla pulsione che spinge a “conservare la sostanza vivente e a legarla in unità sempre più vaste”, ipotizza l’esistenza di un’altra pulsione a essa opposta, una pulsione che mira a dissolvere queste unità.

Parte di questa pulsione, secondo Freud si dirige verso il mondo esterno diventando visibile come pulsione d’aggressione e distruzione. Sadismo e masochismo esprimono quella fusione tra brama amorosa e pulsione distruttiva. Anche dove la pulsione di morte si manifesta senza nessuna mira sessuale, al suo soddisfacimento si riallaccia un godimento narcisistico. La pulsione aggressiva è l’espressione massima della pulsione di morte. L’evoluzione della specie umana verso comportamenti sempre più civilizzati si configura fondamentalmente come lotta tra Eros e Morte, tra pulsione di vita e pulsione di distruzione.[1]


[1] S. Freud, Il disagio della civiltà (1929), op. cit., vol. 10, 604-09.