Lacan dice di aver inventato l’oggetto a, l’intersezione tra il soggetto e l’Altro. È un modo di fare legame, di inserire il corpo pulsionale nel campo dell’Altro. Il bambino viene gettato ancora non nato nel mondo simbolico, ha un nome, desiderato o no che sia. Prima ci sono i parametri simbolici e poi il suo corpo.
Il soggetto è alienato nel campo dell’Altro. Questa alienazione originaria avviene nel corpo dell’Altro. Nello psicotico il reale e il corpo coincidono.
L’essere umano passa la propria vita a trovare un accordo tra il corpo pulsionale e il simbolico. Il corpo se viene messo troppo in disparte non vive, se c’è solo corpo la vita è invivibile, ecco che Lacan parla di “parlessere”, essere parlante e essere. L’essere umano è situato all’interno di questo impossibile accordo tra il simbolico e il godimento.
Esiste un oggetto piccola a, in cui viene illustrato l’alienazione/separazione. Non esiste un oggetto piccola a circoscritto. È un modo di dire la castrazione e allo stesso tempo una possibile modalità del godimento.