Introduzione alla psicoanalisi (1915-17): lezione 24 e 25

Lezione 24: il nervosismo comune (8: 532-44)

Nelle nevrosi traumatiche, soprattutto in quelle causate dagli orrori della guerra, predomina senza dubbio un motivo dell’Io di tipo egocentrico, motivo sorto per difendersi, che di per sé forse non può creare la malattia, ma, dice Freud, le dà il suo consenso e la sostiene una volta sorta. L’Io ha interesse affinché insorga e permanga la nevrosi. La fuga nella nevrosi comporta all’Io un certo vantaggio interiore. I sintomi delle nevrosi attuali, percezioni dolorose, senso di pressione alla testa, indebolimento o inibizione di una funzione, irritazione di un organo, sembrano non avere alcun significato psichico. Emergono principalmente nel corpo, ma sono processi somatici, nei quali non concorrono complicati meccanismi psichici. Freud distingue tre tipologie di nevrosi attuale: la nevrastenia, la nevrosi d’angoscia e l’ipocondria.

Lezione 25: L’angoscia (8: 545-62)

Il primo elemento da sottolineare nell’angoscia è l’aspettativa del pericolo, che si manifesta attraverso l’aumento della tensione motoria e dell’attenzione sensoriale, è una reazione appropriata, mentre l’angoscia, inappropriata. Nell’angoscia dei nevrotici vi è un generale stato d’ansia, un’angoscia che fluttua liberamente ed è pronta ad annodarsi alle rappresentazioni che influenzano il giudizio e la scelta delle aspettative. Chiamiamo questa “angoscia d’attesa” o “attesa angosciosa”. Un’altra forma d’angoscia invece è legata psichicamente a specifiche situazioni ed oggetti, parliamo in questo caso di angoscia delle fobie. Un’altra forma d’angoscia nevrotica  è quella in cui si smarrisce totalmente la connessione tra pericolo incombente e angoscia. Quest’ultima, per esempio, emerge nell’isteria insieme con i sintomi isterici, o in forma libera da ogni condizione ma analogamente indecifrabile sia allo psicoanalista che all’ammalato, come attacco di angoscia libera. Freud insiste sul nesso tra restrizioni sessuali e stati d’angoscia. La deviazione della libido dal suo normale impiego si realizza attraverso i processi somatici.

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Cfr. S. Freud, Introduzione alla psicoanalisi e altri scritti 1915-1917, Opere di S. Freud, Vol. 8, Torino, Bollati Boringhieri, 2002.