Ossessioni e fobie (1894)

(1894, 2:139-146)

Le ossessioni e le fobie come sintomatologia non sono legate alla nevrastenia pura. I malati colpiti da queste sindromi possono essere, come non essere, nevrastenici. Sono nevrosi distinte dalle altre in quanto fornite di un meccanismo specifico e con una specifica etiologia. Le ossessioni e le fobie “traumatiche” si collegano in qualche modo ai sintomi dell’isteria. In tutte le ossessione abbiamo due elementi fondamentali: una rappresentazione che diventa predominante nell’economia psichica del paziente e uno stato emotivo associato. In molti casi di ossessioni ciò che è predominante è lo stato emotivo, stato che perdura imperterrito, mentre la rappresentazione associata varia. Il falso nesso tra rappresentazione e stato emotivo è ciò che rende le ossessioni assurde ed inspiegabili. Le fobie si differenziano enormemente dalle ossessioni. Nelle fobie è sempre dominante lo stato emotivo dell’angoscia, ovvero la paura. Anche nelle fobie Freud individua due gruppi che si differenziano per l’oggetto della paura: fobie cosiddette comuni, che presentano una paura sproporzionata per cose che tutti, un poco, detestiamo o temiamo; l’altro gruppo invece è caratterizzato da fobie occasionali, caratterizzate da paura di situazioni che non producono nessun timore nel soggetto sano. Alla base del meccanismo delle fobie, a differenza delle ossessioni, si trova sempre lo stato emotivo di angoscia che ha eccitato tutte quelle idee adatte a diventare oggetto di una fobia. Le fobie fanno parte della nevrosi d’angoscia, che sappiamo essere di origine sessuale.

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Cfr. S. Freud, Studi sull’isteria e altri scritti 1886-1895, Opere di S. Freud, Vol. 2, Torino, Bollati Boringhieri, 2003