Elementi introduttivi di psicoanalisi – annotazioni disordinate

La natura ha dotato l’uomo della pulsione sessuale, per la  procreazione, e di quella aggressiva per la protezione della prole. Pulsioni che per Freud si collocano nell’inconscio. La vita di ciascuno di noi si fonda sulla progettualità, sul senso che in qualche modo abbiamo deciso di darle; raramente riusciamo a vederci come “funzionari della specie”, raramente riusciamo a dare un senso di questo genere alle cose che facciamo. Viviamo di illusioni, pensieri, fantasie, ma ciò che resta, aldilà di ognuno di noi è che, si nasce e si muore secondo i limiti che la natura ci impone.

L’inconscio pulsionale diventa il contenitore dei bisogni della specie, nel Super-io, invece, si condensano le esigenze della società (questa è una lettura molto approssimativa dell’istanza Super-io). L’Io, dal canto suo, si affanna a tenere a bada queste due istanze che si oppongono. La pulsione preme per manifestarsi, ma se ciò accadesse senza limiti la vita diverrebbe invivibile. Il Super-io ci consente di vivere in modo più pacifico. L’uomo ha barattato un po’ di felicità per un po’ di sicurezza, attraverso divieti, limitazioni, interiorizzati nell’infanzia.

L’interiorizzazione dei divieti non si realizza per imposizione. Essendo la mamma condizione di sussistenza, il bambino la ubbidisce. L’introiezione del divieto è una sorta di baratto. Rispetto i limiti perché se la mamma non fosse più alleata, non sarebbe più mediatrice del cibo e delle attenzione di cui necessito. L’interiorizzazione dei divieti inizialmente avviene grazie ad una spinta egoistica. Il bambino non mangia la cioccolata se c’è la mamma, ma quando non c’è la mangia. Si parla in questo caso di morale eteronoma. Rispetto le leggi, i divieti, solo se c’è un controllore. Nel momento in cui il bambino interiorizza il divieto, indipendentemente dalla presenza/assenza della madre, in quel caso ha interiorizzato il “vigile” che lo osserva, ha creato quella sorta di “poliziotto” interno.

L’uomo, in quanto animale desiderante, desidera ciò che non ha. Il desiderio comporta un intervallo tra ciò che desidero e l’oggetto desiderato in quanto tale. Questo intervallo rappresenta lo spazio per la costruzione della psiche.