[Proposizione, senso e verità]
4.024 Comprendere una proposizione vuol dire sapere che cosa accade se essa è vera.
(Si può dunque comprenderla senza sapere se è vera).
La si comprende quando se ne comprendono le parti costitutive.
4.025 La traduzione di un linguaggio in un altro si fa non traducendo ogni proposizione dell’uno in una proposizione dell’altro, ma traducendo solo le parti costitutive della proposizione.
(E il vocabolario traduce non solo sostantivi, ma anche verbi, aggettivi e congiunzioni ecc.: e li tratta tutti egualmente.)
4.026 I significati dei segni semplici (delle parole) devono esserci spiegati affinché li comprendiamo.
Con le proposizioni, tuttavia, ci intendiamo.
4.027 Appartiene alla essenza di una proposizione poterci comunicare un nuovo senso.
4.03 Una proposizione deve poterci comunicare un nuovo senso con espressioni vecchie.
La proposizione ci comunica una situazione; deve dunque esserle essenzialmente connessa.
E la connessione consiste appunto nel fatto di esserne l’immagine logica.
La proposizione dice qualcosa nella misura in cui è una immagine.
4.031 Nella proposizione una situazione è come composta sperimentalmente.
Si può semplicemente dire: invece di questa proposizione ha questo e quest’altro senso, questa proposizione rappresenta questa e quest’altra situazione.
4.0311 Un nome sta per una cosa, un altro per un’altra cosa e sono connessi tra loro: così il tutto presenta – come un quadro vivente – lo stato di cose.
4.0312 La possibilità della proposizione si fonda sul principio della rappresentanza di oggetti da parte di segni.
Il mio pensiero fondamentale è che le “costanti logiche” non siano rappresentanti; che la logica dei fatti non possa aver rappresentanti.
4.032 La proposizione è una immagine di una situazione solo nella misura in cui è articolata
logicamente.
[…]
4.04 Nella proposizione deve distinguersi esattamente tanto quanto nella situazione che essa rappresenta.
Entrambe devono possedere la stessa molteplicità logica (matematica). (Cfr. la Meccanica di Hertz, sui modelli dinamici.)
4.041 Questa molteplicità matematica non si può, naturalmente, raffigurare a sua volta. Da essa non si può uscire nel raffigurare.
[…]
4.05 La realtà è confrontata con la proposizione.
4.06 Solo essendo una immagine della realtà la proposizione può essere vera o falsa.
Fonte: Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 1979