Gli oppiacei comprendono gli oppiacei naturali (es, morfina), semisintetici(per es, eroina), e sintetici con azione simile alla morfina (es, metadone). L’eroina è una delle sostanze di abuso più comunemente usate ed è di solito assunta per via endovenosa, benché possa essere fumata o inalata quando sia disponibile in una forma pura. Gli oppiacei sono a volte prescritti come antidiarreici, inibitori della tosse, analgesici.
Disturbo da uso di oppiacei – Dipendenza da oppiacei
La maggior parte di soggetti presentano livelli significativi di tolleranza e sperimentano astinenza alla brusca sospensione di sostanze oppiacee. Essi tendono a sviluppare modalità così regolari di uso compulsivo della sostanza di abuso che le attività quotidiane sono compromesse sono tipicamente incentrate sul bisogno di procurarseli e di somministrarseli.
Abuso di oppiacei
I soggetti che abusano di oppiacei di solito assumono queste sostanze molto meno spesso di quelli che presentano dipendenza e non sviluppano tolleranza o astinenza significativa.
Disturbi indotti da oppiacei – Intossicazione da oppiacei.
Criteri diagnostici per l’Intossicazione da Oppiacei
A. Uso recente di un oppiaceo.
B. Modificazioni maladattive psicologiche o comportamentali clinicamente significative (per es., euforia iniziale seguita da apatia, disforia, agitazione o rallentamento psicomotorio, deficit della capacità critica o compromissione del funzionamento sociale o lavorativo) che si sviluppano durante, o poco dopo, l’uso di oppiacei.
C. Miosi (o midriasi dovuta ad anossia da massiccia overdose) e uno (o più) dei seguenti segni, che si sviluppano durante, o poco dopo, l’uso di oppiacei:
1) sonnolenza o coma, 2) eloquio indistinto, 3) deficit dell’attenzione e della memoria.
D. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale, e non risultano meglio spiegati con un altro disturbo mentale
Una severa intossicazione conseguente a una overdose di oppiacei può condurre a coma, depressione respiratoria, e anche a morte.
Astinenza da oppiacei.
Criteri diagnostici per l’Astinenza da Oppiacei
A. Una delle seguenti condizioni:
1) cessazione (o riduzione) di uso di oppiacei che sia stato pesante e prolungato (diverse settimane o più), 2) somministrazione di un oppiaceo antagonista dopo un periodo di uso di oppiacei.
B. Tre (o più) dei sintomi seguenti, che si sviluppano entro un periodo variabile da minuti a diversi giorni dopo che sia stato soddisfatto il criterio A:
1) umore disforico, 2) nausea o vomito, 3) dolorabilità muscolare, 4) lacrimazione o rinorrea,
5) midriasi, piloerezione o sudorazione, 6) diarrea, 7) sbadigli, 8 ) febbre, 9) insonnia.
C. I sintomi del Criterio B causano un disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
D. I sintomi non sono dovuti a una condizione medica generale, e non risultano meglio spiegati con un altro disturbo mentale.
Nella maggior parte dei soggetti dipendenti da farmaci a breve durata come l’eroina, i sintomi di astinenza si verificano entro 6-24 ore dopo l’ultima dose. I sintomi di astinenza presentano un picco entro 1-3 giorni e generalmente decrescono in un periodo di 5-7 giorni. I sintomi di astinenza meno acuta possono durare da settimane a mesi. Questi sintomi più cronici comprendono ansia, disforia, anedonia, insonnia e bisogno impellente di farmaci.
Ulteriori informazioni sui disturbi correlati agli oppiacei
La dipendenza da oppiacei è comunemente associata a una storia di reati correlati alle droghe.
Per molti soggetti l’effetto della prima assunzione di un oppiaceo è disforico piuttosto che euforizzante e si possono verificare nausea e vomito. I soggetti con dipendenza sono particolarmente a rischio per lo sviluppo di sintomi depressivi brevi e per episodi di depressione, a lieve a moderata, che soddisfano i criteri per il disturbo depressivo maggiore. L’insonnia è comune, specie durante l’astinenza. L’uso acuto e cronico è associato a carenza di secrezioni, che provoca secchezza delle fauci e del naso, rallentamento dell’attività gastrointestinale e stitichezza. La dipendenza può cominciare a qualunque età, ma i problemi associati all’uso di oppiacei giungono ad una prima osservazione più comunemente poco prima o poco dopo i vent’anni. Una volta che la dipendenza si sviluppa continua per un periodo di molti anni, anche se sono frequenti brevi periodi di astinenza. La ricaduta dopo l’astinenza è frequente, persino dopo molti anni di incarcerazione
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Fonte: Disturbi da uso di sostanze. American Psychiatric Association (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 213-224.