La nozione di normalità è quasi sempre sottintesa in ambito clinico, per gli individui, come per le famiglia. F. Walsh (Walsh, F., 1993) afferma che la domanda “Che cosa è una famiglia normale?” è errata, in quanto sarebbe utile, secondo l’autrice, invece, concentrarsi sui processi familiari e non su una forma invariabile di famiglia, avendo come obiettivo quello di accrescere la conoscenza del meccanismo familiare nella sua diverse sfaccettature. Le domande pertanto si trasformano in: “Come affrontano le famiglie comuni le sfide della vita?” e “Quali sono le variabili in un funzionamento familiare ottimale, che favoriscono un adattamento e una competenza efficaci?”
La ricerca scientifica e l’interesse per il campo operativo indirizzato alla famiglia, si è focalizzata sullo studio delle competenze e non più soltanto delle disfunzionalità e delle carenze, si sono presi in considerazione quei fattori che favoriscono il funzionamento familiare e contribuiscono a generare benessere. Oggi si parla diffusamente di famiglia in grado di funzionare in modo adeguato e competente, si ha in questo caso come riferimento tutte quelle organizzazioni familiari che svolgono una doppia funzione: di mantenimento della coesione del gruppo e di promozione delle autonomie dei singoli membri fondamentali per il soddisfacimento dei bisogni di cura e di sviluppo di ognuno dei componenti. Il funzionamento adeguato non è collegato all’assenza o presenza di conflitti, problemi, disagi o al raggiungimento di un ideale prescritto da un determinato modello di organizzazione strutturale, ma invece alla capacità di negoziare, di far fronte agli stress e di saper veicolare le varie risorse presenti nel sistema (Fruggeri, L., 1997).
Bibliografia
Walsh, F. (a cura di) (1993). Normal Family Processes. New York: Guilford Press. (tr. it. Ciclo vitale e dinamiche familiari. Milano: FrancoAngeli, 1995).
Fruggeri, L. (1997). Famiglie. Dinamiche interpersonali e processi psicosociali. Roma: La Nuova Italia Scientifica.