Il disordine è semplicemente l’ordine che noi non cerchiamo. Ogni disordine comprende così due cose: al di fuori di noi, un ordine, in noi, la rappresentazione di un ordine differente che è il solo a interessarci. L’assenza di quell’ordine che ci prefiguriamo definisce un disordine. Il disordine è cioè un ordine (una configurazione di cose) diverso da quello che andiamo cercando. L’ordine è la configurazione delle cose che suscita il nostro interesse e che non corrispondendo a quelle configurazione che adesso incontriamo lungo il nostro cammino diventa disordine
Così come crediamo che ci sia meno nell’idea di vuoto che in quella di pieno allo stesso modo crediamo che ci sia meno nel concetto di disordine rispetto a quella di ordine. Ma in realtà, ci dice Bergson, vi è più contenuto intellettuale nelle idee di disordine e di nulla. Il disordine rappresenta un’idea di ordine più la sua abolizione, la sua cancellazione. L’idea di nulla, comporta l’idea di qualcosa e la sua abolizione, la sua cancellazione.