Il modello organizzativo che privilegia la relazione terapeutica duale, come ci indica ancora Marta Vigorelli, con alcune modificazioni metodologiche specifiche per le psicosi, in un contesto istituzionale altamente protetto, è definito modello bifocale. Lo incontriamo…
La cura nelle istituzioni
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo inserimento, via via sempre più crescente, di psicoanalisti, psicoterapeuti e educatori, di formazione analitica, con funzioni anche di responsabilità, in Servizi deputati all’accoglimento e alla cura di…
Clinica del quotidiano
La vita in comunità, la condivisione delle responsabilità, la rinuncia ai ruoli e agli atteggiamenti sociali rigidi, il confronto con la realtà, l’identificazione con i valori della comunità, la possibilità per operatori e pazienti di…
Spazio scenico come luogo di rinascita
Favorire la formazione di un’area transazionale, questa, è una delle funzioni principali che un operatore di una Comunità Terapeutica ha. Dall’area transizionale dipende la possibilità di mantenere un contatto con il mondo esterno, significato, modificabilità:…
Il contesto ambientale e la dimensione gruppale nel processo di cura
La comunità offre una residenza che costituisce, per un certo periodo, uno spazio fisico e mentale condiviso. La vita quotidiana è vissuta in una costante mediazione fra mondo interno e mondo esterno: questioni terapeutiche, organizzative…
La comunità come tragitto
Il destino comune di molti psicotici che diventano incontenibili con le usuali modalità di intervento (ricoveri ospedalieri, interventi ambulatoriali, domiciliari, farmacologici, psicoterapici, riabilitativi) è la comunità terapeutica. Molti progetti terapeutici falliscono per la gravità della…
La rimozione e il ritorno del rimosso
E allora, riprendendo il discorso di ieri, dov'è la differenza tra nevrosi e psicosi? Dove costruiamo una clinica differenziale se non su questo piano fenomenico dell'essere, dove il soggetto è più o meno adeguato alla…
Dov’è la differenza tra nevrosi e psicosi?
Le pulsioni di autoconservazione possono essere concepite come libido aventi come oggetto l'io stesso: nel narcisismo, l'io è preso come oggetto della libido e quindi la differenziazione tra pulsioni di autoconservazione e quelle di morte…
Dice di non sapere
Un individuo non affetto da isteria sarebbe in grado di dire perché si sente in questo o quell'altro modo. Mentre l'isterico non riesce a definire la causa. Il malato nega l'esistenza di un problema. Dice…
Charcot
Freud rompe con quella tradizione psicopatologica fondata sugli strumenti diagnostici in grado di produrre l'oggettivazione di segni. La psichiatria si muove dalla causa organica. Cerca di trovare conferme oggettive nella logica descrittiva. Freud scardina la…